mercoledì 7 dicembre 2016

Step 3 - I codici del colore

Al fine di rendere inconfutabile il significato intrinseco di ogni colore, l'uomo, dopo millenni, si ritrova ad utilizzare svariati sistemi, scale e cataloghi di identificazione dei colori.
In questo post verrà eseguita un'analisi del colore considerando le principali scale utilizzate nel mondo.

Si rimanda allo step 1 per la classificazione in HEX, RGB, CMYK e HSV.


SISTEMA PANTONE:

Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e "tradurli" nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice. I colori, coi relativi codici, sono quindi inseriti in un catalogo, denominato in italiano "mazzetta" o "tirella", dove è possibile "sfogliarli" e selezionarli. A differenza del CMYK o del RGB, il codice pantone è un codice arbitrario composto da due campi, nel primo dei quali può essere presente una parola (ad esempio "RED" -rosso-) o un numero di due cifre che si riferisce alla famiglia di appartenenza (es. 18 per la famiglia dei Rossi). Per i colori più comuni è disponibile anche una definizione più classica. Fonte: wiki.
Per il colore argomento del blog ritroviamo da catalogo:

SCALA RAL:
RAL, in origine acronimo di Reichsausschuss für Lieferbedingungen (Comitato del Reich Tedesco per termini e condizioni di vendita, istituito nel 1925 dalla Repubblica di Weimar), è un termine oggi usato quasi esclusivamente per definire una scala di colori normalizzata usata principalmente nell'ambito delle vernici e dei rivestimenti. Fonte: wiki.
Per quanto ci riguarda: 

                                       


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